Alex Zanardi è stabile ma grave. La Procura: “Nessuna distrazione alla guida”

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A casa del camionista che lo ha investito: “Era caduto, non sono riuscito a evitarlo”

dal nostro inviato FABIO TONACCI “Le condizioni attuali di stabilità generale – prosegue – ancora non consentono di escludere la possibilità di eventi avversi e pertanto il paziente resta sempre in prognosi riservata”. Sicuramente è però positivo che un’altra notte sia trascorsa senza imprevisti: “Rispetto a quando Zanardi è arrivato al pronto soccorso le condizioni sono veramente cambiate. Il dato positivo è che più passa il tempo e le condizioni restano stabili, meglio è. Questo ci fa ben sperare. Vuol dire che non c’è un passo indietro e questo ci dà grande fiducia. Siamo fiduciosi come sabato. Siamo a due giorni dal trauma, confidiamo che le condizioni cliniche rimangano stabili e questo ci può dare in settimana la possibilità di pensare di valutarlo neurologicamente”.

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Oggi come allora la forza di Daniela: “Operatelo solo se c’è speranza”

dai nostri inviati Michele Bocci e Laura Montanari Per farlo i medici devono cominciare a ridurre la sedazione che lo tiene in coma farmacologico: “Lo teniamo sedato per tenerlo stabile. In settimana, probabilmente lunedì o martedì, decideremo se iniziare a sospendere la sedazione. Dipenderà dalle condizioni cliniche. Confidiamo nella sua tempra per un possibile recupero. È un grande atleta”. A una domanda precisa su un possibile recupero come atleta, Scolletta risponde: “Lo speriamo e ce lo auguriamo”.

Alex Zanardi, il professor Scolletta: “È un grande atleta per questo sta rispondendo bene”

Lo scontro sulla statale 146

Venerdì pomeriggio Zanardi si è scontrato con un camion mentre viaggiava in handbike sulla statale 146 tra Pienza e San Quirico d’Orcia. Alex ha perso il controllo del mezzo ed è finito nella corsia opposta, sbattendo violentemente contro il tir che stava arrivando nell’altra direzione. “Ho provato a evitarlo ma non c’era spazio”, ha dichiarato il conducente del mezzo in un’intervista a Repubblica. “Sono mortificato ma mi è spuntato davanti in una frazione di secondo”, ha ripetuto oggi ai microfoni di Radio Rai.

Incidente Zanardi, i dubbi sulle misure di sicurezza. “Alla staffetta pedalavano anche in 30”

dai nostri inviati LAURA MONTANARI e FABIO TONACCI

Le indagini: i video e lo smartphone

Il cellulare che Zanardi portava con sé durante la staffetta ora è sotto sequestro, così come l’handbike, che potrebbe essere sottoposta a esami tecnici per ricostruire l’impatto con il camion, in particolare per definire i punti di urto tra i due mezzi. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente, a cominciare dal perché Zanardi si sia imbarcato con la sua handbike finendo, anche se per poco, nell’altra carreggiata. Ma in Procura non risulta alcuna distrazione che possa aver causato instabilità. “A noi non risulta che Zanardi  avesse in mano il cellulare al momento dell’incidente”, ha dichiarato il pm di Siena Salvatore Vitello. In alcuni filmati acquisiti e già visionati, si vede che poco prima dello scontro Alex stringeva le mani sui suoi manubri mentre percorreva in discesa la strada vicino a Pienza dove è stato poi travolto.

Alex Zanardi, il giorno dopo sul luogo dell’incidente: nessun segno di frenata sull’asfalto


La conferma arriva da Alessandro Maestrini, il videomaker di Perugia che ha visto con i suoi occhi e ha ripreso l’incidente:  “Alex Zanardi non teneva il cellulare in mano al momento dello schianto. Dopo aver affrontato una salita pedalando con le mani, al momento della discesa, ha preso il telefonino e fatto alcune riprese a bassa velocità, poi lo ha riposto, lo ha messo via, e ha continuato la discesa fino al punto dell’incidente. Diverso tempo dopo l’impatto il cellulare squillava dal vano dell’handbike ed è stato preso dai carabinieri”.

Il procuratore di Siena: “Non risulta che Zanardi avesse il cellulare in mano”. In un video lo ripone prima della partenza



Alex Zanardi, l’amico Paolo Bianchini in lacrime: “Ero davanti a lui, poi ho sentito un gran rumore”

Al centro dell’inchiesta è finita anche la staffetta cui stava partecipando Zanardi, organizzata dalla società sportiva Obiettivo Tre e di cui i sindaci locali non sapevano nulla. “Era solo un allenamento, non era una gara”, replicano dalla società.

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