Trapani, arrestati due fedelissimi di Messina Denaro. Perquisita la casa della madre del superlatitante



Adesso, l’ultima tranche dell’indagine, coordinata dai sostituti Gianluca De Leo e Giovanni Antoci, ricostruisce le mosse di Calcagno e Manzo: il primo si occupava della rete di comunicazione del latitante, il secondo dei collegamenti con gli altri mandamenti; Manzo è uno dei picciotti del clan che nel 2008 incendiò la casa al mare del consigliere comunale Pasquale Calamia. L’esponente del Pd si era permesso di chiedere a gran voce l’arresto di Messina Denaro.

L’indagine della polizia ha accertato che i pizzini arrivavano in alcune date ben precise.  “Arrivano con la stessa carrozza”, dicevano i mafiosi. Ma non si è ancora scoperta con certezza quale fosse la “carrozza” che portava i pizzini, chissà da dove.

Di sicuro, Messina Denaro imponeva regole precise per i biglietti: vanno distrutti subito dopo la lettura, e le risposte devono essere recapitate entro 15 giorni. Ma del contenuto dei pizzini continuiamo a non sapere nulla. Gli inquirenti hanno il sospetto che quei biglietti possano essere andati in giro per l’Europa. Viaggiava molto un fedelissimo di Gondola, l’imprenditore Mimmo Scimonelli. Si divideva fra il Vinitaly, per presentare il suo consorzio di produttori, e la Svizzera, dove aveva aperto alcuni conti. La caccia continua.

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.