App Immuni in attesa dell’ok del Garante della Privacy: si parte in 4 regioni (ma occhio alle truffe)

Fino a qualche giorno fa sembrava che del gruppo potesse far parte anche il Friuli Venezia Giulia, ma il governatore Massimiliano Fedriga ha poi deciso di ritirare la disponibilità. Ancora prematuro ipotizzare quanto durerà la fase di test. Molto dipenderà, naturalmente, dall’eventuale insorgere di problemi di utilizzo più o meno rilevanti. In ogni caso si punterà ad accorciare i tempi, vista anche l’attesa più prolungata del previsto. D’altronde l’interfaccia su cui si baserà Immuni – le Api di Apple e Google – è già stata rilasciata sia su iOS che su Android, e attende solo di essere utilizzata (qui il funzionamento dell’app nel dettaglio).

Occhio alle truffe

In attesa che la piattaforma veda finalmente la luce è fondamentale non scaricare app fasulle o, ancor peggio, cadere vittima degli hacker. Negli ultimi giorni, per esempio, sono state molte le segnalazioni di un tentativo di truffa via mail che, invitando (ingannevolmente) l’utente a scaricare Immuni, conduceva direttamente su un sito contraffatto del tutto simile a quello della Federazione Ordine Farmacisti Italiani (Fofi). Ebbene, chi ha commesso l’errore di scaricare il file indicato si è visto criptare tutti i file presenti nel dispositivo utilizzato. Unico modo per recuperare i dati, pagare 300 euro in bitcoin ai propagatori del ransomware (qui la nota dell’Agid in proposito). Occorre dunque cautela: il consiglio è sempre quello di riferirsi a fonti di informazione affidabili. Il lancio di Immuni sarà infatti accompagnato da comunicazioni istituzionali che non mancheranno di rendere noti i link per procedere al download in tutta sicurezza.

CORRIERE.IT

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