COMNICATO STAMPA: SILVIA ROMANO:TRA TURCHIA, SOMALIA E KENYA C’E’ DI MEZZO IL MARE

Continua Marsiglia “La liberazione di Silvia ha destabilizzato alcuni attori internazionali interessati alle zone africane, oggi sempre più terra di investimenti nell’Oil & Gas. Ci troviamo su tre fronti diversi, la preoccupazione di cosa succederà in Libia, visto l’aiuto di Ankara al nostro paese e come l’Italia ricambierà questa moneta di favore, dall’altra parte le nostre analisi e considerazioni si sono focalizzate da giorni anche su cosa la Somalia ed il Kenya chiederanno, non solo all’Italia ma bensì alle compagnie petrolifere internazionali che detengono le quote nello sfruttamento dei giacimenti Offshore. Da qualche giorno, anche i nostri telefoni sono più caldi e ancora c’è qualcuno che non si sbilancia, l’operazione Silvia Romano non è chiara a livello internazionale, ben felici che la cooperante stia bene e che sia tornata a casa, ma dietro a tutto questo, qualcuno verrà a riscuotere il premio, che non sarà leggero. Non parliamo solo dell’Energia Italiana ma sono coinvolti altri Stati e relative aziende petrolifere che hanno fatto dell’Oceano Indiano un hub strategico per il futuro energeticoconclude Marsiglia.

L’aria Offshore in questione si riferisce ai Blocchi 152, 153, 164, 165, 177, 178, 204 ufficialmente offerti in Licenza di esplorazione dal Ministero del Petrolio della Somalia in ultima pubblicazione di Gara. Il totale è rappresentato da circa 15 blocchi esplorativi con riserve stimate del valore complessivo di circa 30 miliardi di barili.

Link e foto di riferimento: http://www.federpetroliitalia.org/?p=1711

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