Mascherine a 50 centesimi finite. Per Federfarma “prezzo troppo basso”

Nella sua replica il commissario Domenico Arcuri sottolinea che “il prezzo massimo è stato fissato nell’esclusivo interesse dei cittadini. Anche perché chi oggi afferma di non avere mascherine e di aver bisogno delle forniture del Commissario, fino a qualche settimana fa le aveva e le faceva pagare ben di più ai cittadini”. Per il commissario “non è vero che i farmacisti ci avrebbero rimesso o ci starebbero rimettendo perché ai distributori è stato comunque garantito un rimborso per le mascherine acquistate prima della definizione del prezzo a 0,50 centesimi (più Iva). L’unica evidente verità è che non essendo in grado di approvvigionarsi delle mascherine, adesso provano a scaricare le loro responsabilità sul Commissario. Oppure, peggio ancora, aumentando il prezzo”.

Oltre alle mascherine, prosegue Federfarma, “c’è una fortissima carenza di guanti e di alcol usato per disinfettare. Sono praticamente introvabili nelle farmacie italiane” aggiunge Roberto Tobia, segretario nazionale, che dà voce a un problema “riscontrato da Nord a Sud della penisola”. “Il prezzo dei guanti, in lattice o nitrile, si è triplicato o quadruplicato negli ultimi mesi a seguito dell’emergenza Covid-19”. Questo, prosegue, “deriva dall’altissimo costo di acquisto pagato dalla farmacia ai fornitori, a sua volta determinato dal fatto che le materie prime sono aumentate, la richiesta si è moltiplicata per mille e le giacenze di magazzino sono ormai finite”.

L’HUFFPOST

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