Le misure per le imprese: aiuti a fondo perduto legati alle vendite

Inps: pochi pagamenti cig in deroga

Ma se i miliardi per la cassa integrazione sono saliti a 14, con altre 9 settimane di cig in deroga, c’è l’Inps che fa sapere che però solo 57.975 dipendenti in tutta Italia hanno ricevuto il pagamento dell’istituto riservato alle aziende che non hanno accesso ad altri strumenti, questo perché il percorso è più tortuoso dovendo passare per le Regioni che segnalano all’istituto le cig da autorizzare. E alcune regioni hanno mandato l’accordo di Cigs in pesante ritardo rispetto ad altre. Per la cig ordinaria, sono oltre 5 milioni i lavoratori beneficiari (3 milioni 760 mila hanno ricevuto l’anticipo dalle aziende. In totale invece sono 3,42 milioni (su 4,7 richieste, di cui 3,66 accolte) le persone che hanno ottenuto il bonus da 600 euro destinato ad autonomi, collaboratori, partite Iva e che nel prossimo decreto salirà fino a 1.000 euro per chi ha subito le perdite più pesanti. (Claudia Voltattorni)

Bar e ristoranti: ampliamenti esterni esenti da imposte, affitti rimborsati

Ristoranti, alberghi e bar saranno agevolati per quanto riguarda gli oneri della tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Il governo sta definendo i dettagli di una norma che escluda il versamento della Tosap (tassa per l’occupazione) laddove le attività di bar, ristoranti e hotel occuperanno spazi maggiori per rispettare le regole sul distanziamento sociale. In pratica, le attività che utilizzano il suolo pubblico per posizionare tavolini e dehors non pagheranno per l’occupazione degli spazi aggiuntivi. Allo studio c’è, inoltre, un credito di imposta da destinare agli investimenti per l’adeguamento degli spazi destinati alla clientela di bar e ristoranti. Tra le misure in discussione figura anche una norma che prevede il ristoro integrale di tre mesi di affitto alle imprese che abbiano registrato una riduzione del fatturato. L’intenzione del governo è quella di garantire il rimborso dei costi sostenuti per l’affitto a tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione o caratteristica. Nel pacchetto di misure dovrebbe figurare inoltre un meccanismo che prevede un azzeramento degli oneri di sistema fissi sulle bollette energetiche delle imprese. (Andrea Ducci)

Ecobonus al 100% e credito cedibile al sistema bancario

A ribadirlo sono stati sia il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sia il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Entrambi hanno confermato che nel decreto maggio verrà previsto il potenziamento delle detrazioni fiscali per tutti gli interventi destinati all’efficienza energetica degli edifici. Si tratta del cosiddetto Ecobonus, un incentivo già esistente che il governo pensa di portare oltre la soglia del 100% (l’ipotesi oscilla tra il 110 e il 120%) dell’importo dei lavori eseguiti. Al momento la soglia è pari al 65%, ma nel caso del Sisma bonus arriva all’80%. Gualtieri e Patuanelli hanno preferito non sbilanciarsi sulla percentuale esatta che sarà possibile detrarre, ma è stato specificato che sarà prevista l’eventualità di cedere i crediti con il fisco italiano (pari o superiori al valore dei lavori effettuati) al sistema bancario. Un meccanismo che dovrebbe, insomma, incentivare gli interventi per l’efficienza energetica di case, palazzi e condomini. L’intento della norma è stimolare lo sviluppo di una filiera di imprese italiane specializzate in opere green, alimentando così il comparto costituito da artigiani, imprese e aziende che orbita nel settore dell’edilizia. (Andrea Ducci)

Reddito emergenza, andrà alle famiglie per i prossimi 2 mesi

Il Reddito d’emergenza (Rem) è la misura che in queste ore alimenta le tensioni nella maggioranza. Resta che nel decreto in via di elaborazione il governo prevederà un intervento destinato a circa un milione tra famiglie e cittadini in gravi difficoltà socio-economiche. I destinatari della misura saranno le persone non tutelate da altri tipi di sussidi. Dopo una prima ipotesi che il Rem potesse essere garantito per tre mesi sarebbe prevalsa l’idea di erogarlo per un paio di mesi, come specificato dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. In dettaglio il sussidio prevederà un assegno di 400 euro mensili, ma secondo i casi e il numero dei componenti il nucleo familiare potrà arrivare fino ad 800 euro. Quattro le condizioni per poterne fare richiesta e accedere all’assegno: un valore del reddito familiare pari a 400 euro mensili per i single e fino a 800 euro per i nuclei familiari,un patrimonio mobiliare nel 2019 inferiore a 10 mila euro per un single e fino a 20 mila euro in caso di una famiglia con più componenti, un Isee inferiore a 15 mila euro e, infine, ultima condizione, avere la residenza italiana. Per ottenere il Rem sono necessarie tutte le quattro condizioni. (Andrea Ducci)

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