Fase 2, babele delle ordinanze: cosa si può fare (in anticipo) nelle Regioni

L’uscita dal lockdown

Molti governatori premono per accelerare l’uscita dal lockdown. A partire dall’Alto Adige, dove la giunta provinciale ha approvato un disegno di legge che è una vera e propria road map. Dall’8 via libera a negozi attività produttive industriali e artigianali, dall’11 tocca a parrucchieri, estetisti, ristoranti e bar. Il 25 maggio, infine, ripartiranno hotel e funivie. Ma a Bolzano e dintorni è già possibile vedere i parenti da pochi giorni dopo Pasqua e una ulteriore ordinanza — del 28 aprile — ha dato il via libera anche alle passeggiate nei parchi e nelle aree verdi (a tre metri di distanza).

Take away

Il via libera al cibo da asporto, seppur con regole e sfumature diverse da regione a regione, è il vero filo conduttore delle ordinanze locali. Sì al take away anche in Piemonte (non a Torino che lo fa slittare alla prossima settimana) in determinate fasce orarie e su prenotazione — come a Bolzano — nulla osta anche in Emilia-Romagna, nel Veneto (prevista anche la formula in auto) e in Liguria (dove potrà entrare nei locali un cliente alla volta).

Il via di Zaia

Il governatore veneto Luca Zaia, in prima linea per una accelerazione, ha dato il suo ok anche agli spostamenti — ma per manutenzione — verso le seconde case in Regione e le barche (la stessa regola vale anche in Liguria). E anche il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio, ieri, si è mosso nella stessa direzione. Invece il presidente della Toscana Enrico Rossi ha scritto a Conte perché vieti il rientro nelle seconde case. Ma, intanto, altri divieti cadono. In Abruzzo sarà possibile fare jogging, andare a cavallo, occuparsi della toelettatura dei cani e fare pesca amatoriale. Ami e reti torneranno anche in Veneto e in Puglia, mentre da lunedì nelle Marche sarà possibile passeggiare da soli in spiaggia. Sulle passeggiate spiragli un po’ ovunque.

Il timore per i contagi al Sud

Anche in Campania (qui l’articolo sui governatori che temono l’esodo verso Sud con il via alla Fase 2) — dove il governatore De Luca ha lanciato da lunedì gli ingressi scaglionati per il personale degli uffici pubblici —, ma con orari precisi e mascherina. Via libera in Trentino (che riapre anche le chiese per le preghiere individuali) e in Toscana. E proprio sulla mobilità insiste il toscano Rossi, promettendo fondi «per allestire piste ciclabili e chiudere strade e piazze alle auto». C’è comunque timore per i nuovi contagi. Specie al Sud. Ecco allora la Basilicata imporre quarantena e tampone obbligatorio per chi entra in Regione. Una linea simile in Calabria, Puglia e Sicilia, mentre la Sardegna pensa a un «passaporto sanitario» per i turisti.

CORRIERE.IT

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