A carena di nave e lungo 1.067 metri, è quasi pronto il nuovo ponte di Genova. Martedì il completamento
Il nuovo ponte di Genova riscrive lo skyline della valle del Polcevera, 620 giorni dopo il 14 agosto del 2018, giorno del crollo del ponte Morandi, e 310 dopo il primo getto delle fondamenta. Con il varo dell’ultimo impalcato la campata unica ha raggiunto i 1.067 metri di lunghezza. Un’opera considerevole, per la cui costruzione Salini Impregilo, insieme a Fincantieri nella joint venture Pergenova, ha utilizzato 67mila metri cubi di calcestruzzo e 24mila tonnellate di acciaio e carpenteria metallica, equivalenti al peso di tre Tour Eiffel. Un ponte che si sorregge su 18 pile che hanno un’altezza complessiva (esposta e sotterranea) di 1.500 metri, quasi due volte il Burj Khalifa di Dubai.
Giorno e notte al lavoro
Un risultato ottenuto in pochi mesi di lavoro grazie alla dedizione di 600 persone (oltre 1.000 se si considera anche l’indotto), impegnate giorno e notte su tre turni di lavoro, senza mai fermarsi, con un’unica sosta nel giorno di Natale. Questo modello organizzativo, mutuato sulle specifiche dei grandi cantieri di Salini Impregilo in giro per il mondo, ha permesso al cantiere del ponte di seguire il cronoprogramma dei lavori, abbattendo tutte le tempistiche tradizionali per la costruzione di un’opera del genere. E così, mentre il 25 giugno del 2019 venivano gettate le prime fondamenta del nuovo ponte, proseguivano ancora le operazioni di demolizione del vecchio Morandi, culminate il 1° luglio con la spettacolare esplosione delle pile 10 e 11, le ultime rimaste in piedi. Da allora è stata una corsa contro il tempo, con il varo del primo impalcato il 1° ottobre scorso, la conclusione delle 18 pile che sorreggono la campata, celebrata nel mese di febbraio, e adesso il varo dell’ultimo impalcato.
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