Coronavirus, dai parrucchieri allo shopping: ecco le regole inderogabili per i negozi

I negozi di 40 mq

La misura di riferimento del governo è di 40 metri quadri. Serve a stabilire quanti dipendenti possono essere presenti e a regolare l’ingresso dei clienti. Chi ha locali di questa metratura potrà consentire «l’accesso di una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori». Se il negozio è più piccolo si dovrà garantire il rapporto di un lavoratore e un cliente mantenendo la distanza di almeno un metro. Per quelli «oltre 40 metri quadri l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita».

Le mascherine

Il personale dovrà indossare la mascherina e i guanti. Nei negozi di alimentari i clienti potranno toccare il cibo soltanto se indosseranno i guanti. per chi sta fuori in fila in attesa di rientrare sarebbe preferibile indossare la mascherina e se non è possibile bisogna comunque mantenere la distanza di un metro.

I dispenser

Sarebbe preferibile prevedere un dispenser per l’erogazione del disinfettante all’ingresso. In ogni caso sarà obbligatorio averlo vicino a casse, tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. Se si tratta di negozi di ampia metratura gli erogatori devono essere sistemati in angoli diversi, in modo che clienti e personale possano utilizzarli all’occorrenza.

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Le regole
La pulizia

Le regole già validate dagli scienziati prevedono la sanificazione dei locali prima della ripartenza che dovrà comprendere anche i filtri dell’aria condizionata. Quando l’attività tornerà a regime, la pulizia dovrà essere fatta due volte al giorno: all’apertura e alla pausa. Si userà ipoclorito di sodio ed etanolo per camerini, maniglie, cassa, bagni, vetrine.

I vestiti

La raccomandazione è quella disanificare vestiti e scarpe che saranno provatidai clienti e non acquistati. Ma i vertici della categoria sono contrari e non vogliono proprio sentirne parlare, sia per i costi dei macchinari che per il rischio di rovinare i capi. Il settore ha proposto al governo di seguire le regole del ministero della Salute e già adottate dainegozi di abbigliamento e scarpe per bambinie neonati che hanno riaperto con l’ultimo Dpcm del premier Conte: disinfezione due volte al giorno.

I parrucchieri

Si potrà andare solo su appuntamento perché nei saloni di bellezza il rapporto tra personale e cliente dovrà essere di uno a uno. Si tratta di un settore ritenuto ad alto rischio, tanto che la riapertura al momento è fissata tra l’11 e il 18 maggio con l’incognita legata all’andamento dell’epidemia. È possibile che la pulizia possa essere obbligatoria anche più di due volte al giorno. I dispenser dovranno essere all’ingresso e vicino alle casse. Gli strumenti di lavoro dovranno essere disinfettati. Obbligatorio per tutti indossare mascherine e guanti.

I centri estetici

Anche in questo caso l’indice di rischio è altissimo, dunque si dovrà seguire lo stesso modello utilizzato nei laboratori medici. Valgono gli stessi obblighi dei parrucchieri con la prescrizione di sterilizzare tutti i ferri e gli altri strumenti di lavoro.

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