Greggio Usa crolla al minimo storico: Wti -90%, sotto i 2 dollari al barile Borse nervose su rischio recessione
di Enrico Miele e Paolo Paronetto
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Il fantasma della recessione globale, innescato dal coronavirus, e il crollo epocale del petrolio frenano le Borse europee, che riescono solo sul finale ad azzerare le perdite, chiudendo poco sopra la parità la seduta del 20 aprile (la peggiore è Madrid). In rosso anche Wall Street dopo che l’Agenzia internazionale dell’energia ha lanciato l’allarme sul rischio saturazione degli impianti di stoccaggio del petrolio nel mondo (visto che la domanda è ai minimi a causa del lockdown). Non va meglio nel Vecchio Continente, dove «una ripresa rapida e robusta è piuttosto improbabile dalla prospettiva attuale» ha detto esplicitamente la Bundesbank nel suo rapporto mensile, in cui l’istituto parla di recessione profonda per l’economia tedesca. A seguire la Banca centrale di Madrid, che ha previsto un Pil 2020 spagnolo in calo fino a un massimo del 13,6%. A Piazza Affari, il Ftse All Share ha chiuso a +0,18%, mentre hanno fatto meglio Francoforte (+0,47%), Londra (+0,45%) e Parigi (+0,65%). Maglia nera di giornata è stata Madrid (-0,64%), penalizzata dal prolungamento del lockdown fino almeno al 9 maggio.
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