La Cina grazie al coronavirus avrà campo libero per diventare la regina mondiale del 5G

Carlotta Scozzari

La Cina, in tempi di coronavirus, rafforzerà ulteriormente la sua posizione di leadership in Asia e a livello globale nel 5G, vale a dire l’insieme di tecnologie e standard di quinta generazione della telefonia cellulare mobile, che consentono velocità e prestazioni superiori rispetto al 4G. È questa la teoria degli esperti di Fitch Solutions, che in uno studio sul tema offrono tre principali argomenti a favore di questa tesi.

5G, Seoul, aprile 2020 – JUNG YEON-JE/AFP via Getty Images

Innanzi tutto, perché “gli operatori hanno proseguito a collocare le stazioni radio di base del 5G anche nel bel mezzo della pandemia del Covid-19, mentre gli operatori degli altri mercati hanno fermato i loro piani per il 5G”. Basti pensare, fanno notare sempre da Fitch Solutions, che ancora nel mese di marzo le tre società telefoniche controllate statali, ossia China Unicom, China Telecom e China Mobile, hanno lanciato offerte congiunte per la fornitura di 480mila stazioni base, con la sola China Mobile cui sono riconducibili 230mila di questi ordini.

“Tra loro, le società di telecomunicazioni – osservano da Fitch – hanno circa 160mila stazioni 5G operative dalla fine di marzo, e puntano ad averne quasi 600mila collocate sul territorio entro la fine del 2020. Sebbene si tratti solo del 10% dei 6 milioni di stazioni 4G installate, la portata del collocamento delle stazioni cinesi di 5G è già maggiore che in qualsiasi altro mercato”.

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