Coronavirus, Arcuri: “In Lombardia 5 volte i morti civili della seconda guerra” | “Test sierologico entro il 29/4”

I test seriologici – I dati raccolti “convoglieranno ai sistemi del ministero della Salute passando per le strutture regionali”, ha precisato Arcuri dopo aver annunciato il bando di gara per 150mila test seriologici che sarà pubblicato sui siti del governo. Dopo una prima acquisizione di 150mila test, potrebbe seguirne un’altra per altrettanti.

“Il 15 aprile – ha ricordato – il ministero della Salute ha chiesto di trovare la modalità più trasparente e veloce di acquisire 150mila test sierologici per potere fare un importante campionamento della popolazione italiana, della vita del virus, della natura dei contagi, differenziati per fasce di età, luoghi, tipologie di individui”. In “44 ore, – ha proseguito il commissario, – abbiamo pubblicato una procedura di gara per soddisfare questa richiesta”.

Il ministero della Salute e il comitato tecnico-scientifico hanno definito 8 requisiti minimi “solo se si soddisfano i quali si può entrare nel novero dei soggetti che una commissione autorevole, che verrà insediata nelle prime ore, valuterà'”. E proprio per quanto riguarda i requisiti, i test sierologici che saranno selezionati – ha sottolineato il commissario straordinario all’emergenza – “dovranno avere il marchio Ce, e ci aspettiamo una sperimentazione sull’intero territorio nazionale”, con “un campionamento significativo”, che dovrebbe essere di 150mila persone.

Inoltre, nella gara pubblica bandita verrà data la priorità alla qualità rispetto al costo – ha concluso – ma “ci aspettiamo che le aziende ci chiedano un prezzo basso, fatemi dire simbolico”. 

“In Lombardia 5 volte morti civili della Seconda guerra” – In conferenza stampa dalla Protezione civile di Roma, il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri ha paragonato i morti per coronavirus della Lombardia ai caduti civili durante la Seconda Guerra Mondiale a Milano.

“Il cosiddetto bollettino della sofferenza ci ha detto che il coronavirus ci ha fatto lasciare 22.745 vittime. Voi capite che è un numero impressionante e per me è un dolore ogni volta dover ricordare, aggiornare questa drammatica statistica. Però mi sembra opportuno darvi un parametro: tra l’11 giugno 1940 e il 1° maggio 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, a Milano persero la vita sotto i bombardamenti 2.000 civili, in 5 anni. Per il coronavirus in due mesi dal primo caso a Codogno ad oggi, in Lombardia ci hanno lasciato 11.851 civili, cinque volte di più in soli due mesi”, ha affermato.

“Stiamo vivendo una grande tragedia, siamo riusciti ad affrontarla, a fronteggiarla, ma non ancora a sconfiggerla, questa è la dura realtà dei fatti”, ha messo in guardia in conclusione.

TGCOM

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