Coronavirus, morto lo scrittore cileno Luis Sepulveda

Durante la presidenza di Salvador Allende si era iscritto al Partito Socialista ed era entrato a far parte della guardia personale del Presidente cileno. Arrestato nel 1973 dopo il colpo di stato con cui si era instaurata la dittatura di Pinochet, era stato liberato sette mesi dopo per le pressioni di Amnesty International ma, un nuovo arresto lo aveva condannato all’esilio. Nel 1979 in Nicaragua si era unito alle Brigate Internazionali Simon Bolivar. In Europa si era stabilito dopo la fine della rivoluzione, prima ad Amburgo e poi in Francia. “Sono un apolide. Ero ad Amburgo nel 1986 quando mi hanno rubato la cittadinanza” aveva raccontato nel 2017.

Tra il 1982 e il 1987 è stato membro dell’equipaggio su una nave di Greenpeace. Scrittore bestseller che credeva nella potenza della parola e di un certo giornalismo letterario, Sepulveda è l’autore di libri come ‘Il mondo alla fine del mondo”, “La frontiera scomparsa“, “Diario di un killer sentimentale“, “Patagonia Express“, “Le rose di Atacama” Ma anche di ‘Storie ribelli’ in cui ha ripercorso oltre 40 anni di vicende personali e corali e della preziosa raccolta di articoli ‘Ingredienti per una vita di formidabili passioni’ in cui troviamo il Sepulveda privato e politico. In cui insieme al difficile passato cileno, all’esilio, ai viaggi, fra cui quello nel deserto di Atacama, troviamo i ricordi del primo bacio e degli amici e maestri come Tonino Guerra “formidabile, eterno ragazzo”, il gigante Gabo-Gabriel Garzia Marquez e Pablo Neruda che cominciò a morire quando “l’orrore del fascismo si impadroniva del Cile”. Con Bruno Arpaia ha scritto ‘Raccontare, resistere’ e con Carlo Petrini di “Un’idea di felicità”. Il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia è ‘La fine della storia‘ e l’ultima favola ‘Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa’.

La produzione favolistica era iniziata nel 1997 con ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare‘, pubblicata da Salani e poi da Guanda cui sono seguite fra l’altro “Storia di un topo e del gatto che diventò suo amico” e “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”. “Delle mie favole sono sempre protagonisti animali e questo, come accadeva in quelle antiche – aveva detto -, ti permette di vedere da lontano il comportamento umano per comprenderlo meglio”.

TGCOM

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