Coronavirus, i nuovi dati in Italia: in calo il numero di nuovi casi e di malati ricoverati. Borrelli: “Incremento più basso dal 10 marzo scorso”

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“Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi: nella curva epidemica, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo”, ha commentato Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di sanità durante la quotidiana conferenza stampa alla Protezione civile.

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“Speriamo di assistere ad una flessione, ma bisogna sempre tenere a mente che il virus resterà nella popolazione, nonanche se arriveremo a zero tra una settimana o un mese non sarà tana libera tutti” ha continuato il direttore del dipartimento malattie infettive dell’Iss sottolineando che bisognerà ingaggiare con il virus una “dura lotta”. “Dobbiamo mantenere rigorosamente tutte le misure di distanziamento sociale – ha aggiunto – perché ogni rilassamento può significare una ripresa della circolazione”.

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di MICHELE BOCCI Quanto al passaggio alla Fase 2, Rezza ha detto che qualsiasi raccomandazioni arriverà dal Comitato tecnico scientifico e quale che sia la decisione del governo, l’auspicio è che questa “sia improntata alla massima cautela”.

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In merito al vertice in videoconferenza con il premier Conte e il Comitato tecnico scientifico, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha parlato di “riunione interlocutoria”: ci “sono in corso valutazioni”, ha riferito, spetterà “all’autorità politica e al Cdm prendere le decisioni”.

Rezza ha infine osservato: “C’è una sottostima intrinseca, non solo in Italia ma in tutti i Paesi, del numero dei casi e degli asintomatici, tanto è vero che diciamo che per ogni caso che viene riportato dal sistema di sorveglianza ci sono magari 10 persone infette”.  “La sottostima della mortalità è una cattiva notizia, quella degli infetti è buona perché vuol dire che ci sono molte più persone infette che hanno superato la malattia – aggiunge -. Non è il problema maggiore la sottostima dei casi, importante è individuare i focolai e arginare il contagio”.

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