Proroga quarantena, possibile il prolungamento fino a maggio

I posti di blocco

Una situazione tanto grave da convincere i responsabili della sicurezza a potenziare i posti di blocco, come infatti è stato previsto nella circolare firmata ieri dal prefetto Matteo Piantedosi. Il capo di gabinetto del Viminale ha richiamato la direttiva del capo della polizia Franco Gabrielli del 13 marzo scorso che organizzava il dispositivo sottolineando come «la diffusa azione di verifica necessaria in questa fase emergenziale impegna, non solo le Forze di polizia, ma anche i Comuni, per il tramite dei Corpi e Servizi di polizia locale, in un momento delicato per la vita del Paese in cui tutte le polizie, ivi comprese quelle locali, costituiscono risorse essenziali per garantire la sicurezza delle relative comunità, contribuendo altresì alla sorveglianza sul rispetto delle misure emergenziali adottate».

Per approfondire

Le chiusure nel nuovo decreto

Da questa mattina il premier Giuseppe Conte si confronterà con il comitato tecnico scientifico per preparare il nuove decreto da far entrare in vigore il 4 aprile. La decisione è presa, in Italia resta tutto chiuso, come ha confermato il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia a Sky: «Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta». E certamente l’interruttore non può essere accesso a pochi giorni dalla Pasqua, quando anche una minima apertura potrebbe diventare una voragine.

CORRIERE.IT

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