Draghi: «Coronavirus, siamo in guerra. Non possiamo esitare, il costo potrebbe essere irreversibile»

di Ivo Caizzi

Draghi: «Coronavirus, siamo in guerra. Non possiamo esitare, il costo potrebbe essere irreversibile»

BRUXELLES — L’ex presidente della Bce Mario Draghi in un articolo sul Financial Times, titolato «Stiamo affrontando una guerra contro il coronavirus e dobbiamo mobilitarci di conseguenza», ha appoggiato la necessità di una linea finanziaria espansiva per affrontare i gravi contraccolpi economici provocati dall’emergenza Covid-19. Draghi, tradizionale sostenitore della stabilità dei conti pubblici nazionali, stavolta condivide che questa catastrofe eccezionale impone la necessità di spesa degli Stati perché le «guerre – il precedente più rilevante – erano finanziate aumentando il debito pubblico». Di fronte a una «inevitabile recessione profonda», l’ex presidente della Bce afferma che «bisogna proteggere la popolazione dalla perdita dei posti di lavoro», e difendere «la capacità produttiva con immediati sostegni di liquidità». «Di fronte a circostanze non previste un cambio di mentalità è necessario in questa crisi come lo sarebbe in tempi di guerra. Lo shock che ci troviamo ad affrontare non è ciclico. La perdita di reddito non è colpa di chi la soffre. Il costo dell’esitazione potrebbe essere irreversibile. La memoria delle sofferenze degli europei negli anni 1920 sono un ammonimento». Per questo occorre che i «Paesi mobilitino il loro intero sistema finanziario senza rinvii».

Proprio giovedì il summit dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea, in teleconferenza, deve superare le divisioni su come affrontare le conseguenze economiche del coronavirus. Il presidente belga del Consiglio europeo, Charles Michel, ha anticipato che i 27 leader stanno preparando una «strategia di stimolo simile al piano Marshall», orientata a «mobilitare i fondi dell’Ue nel quadro del bilancio europeo».

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.