Ecco la nuova lista delle produzioni da chiudere per l’emergenza coronavirus
di Carmine Fotina e Giorgio Pogliotti
Dopo una giornata di trattative, con l’intervento in prima persona del premier, Giuseppe Conte, Governo e sindacati si sono accordati sulle modifiche all’elenco di attività produttive considerate indispensabili per il Paese, che possono continuare a rimanere aperte nel corso dell’emergenza coronavirus. Nel video confronto convocato per le 12 è atteso l’accordo sulla nuova lista da inserire in un decreto ministeriale. Ma la pre intesa notturna non è servita a far rientrare gli scioperi odierni indetti dai metalmeccanici della Lombardia e del Lazio.
Sul tavolo le attività escluse dalla chiusura
Oggetto
del contendere è l’allegato al Dpcm dello scorso 22 marzo che autorizza
le attività per 87 produzioni, corrispondenti ad altrettanti codici
Ateco, escluse dalla chiusura disposta per due settimane dal Governo con
l’obiettivo di contenere la diffusione del coronavirus. Per Cgil, Cisl e
Uil la lista di attività autorizzate è troppo ampia, in diverse realtà
produttive sono iniziati gli scioperi dei lavoratori, preoccupati di
poter essere contagiati, di qui la decisione del Governo di avviare la
trattativa a distanza con Cgil, Cisl e Uil. «Abbiamo identificato e
convenuto con il Governo importanti modifiche all’elenco delle attività
produttive indispensabili in questa fase per il paese», spiegano i
sindacati.
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