Borse in recupero dai minimi del 2016. Il dollaro frena la sua corsa
Gli acquisti sulle Borse asiatiche
Il clima costruttivo si era già visto sulle piazze asiatiche, con Tokyo
che si è risollevata dai minimi da quasi quattro anni anche grazie alla
progressiva svalutazione dello yen. Il Nikkei alla fine ha guadagnato
il 7,13% a quota 118.092,35, aggiungendo 1.204 punti, mentre lo yen
scendeva sul dollaro a 110,40. Segno positivo, dopo una seduta volatile,
anche per le Borse cinesi: Shanghai è salita del 2,34%, a 2.722,44 punti, Shenzhen del 2,10%, salendo a quota 1.666,22. Rally per Seul,
che negli ultimi tempi ha accusato gravi perdite nonostante il
contenimento rapido del virus: ha guadagnato l’8,60% grazie al piano del
presidente Moon Jae-in sul raddoppio a 100.000 miliardi di won (80
miliardi di dollari) delle risorse contro la crisi legata al Covid-19,
insieme agli speciali fondi per stabilizzare i mercati dei bond e
azionari.
In recupero il petrolio, risale anche l’oro
Anche il prezzo del petrolio continua ad avanzare questa mattina dopo il rialzo segnato ieri sera sui mercati americani. Il Wti con consegna a maggio guadagna il 4,8% a 24,47 dollari al barile, il Brent, greggio di riferimento europeo, avanza del 4,1% a 28,14 dollari al barile.
Ingine l’oro è in rialzo e sfiora i 1.600 dollari l’oncia. Spinto dalle misure della Fed per proteggere l’economia Usa, l’oro ha registrato un rialzo del 2% a quota 1.584,51 dollari l’oncia. In scia avanzano anche argento e palladio (oltre il 6%) e platino (3%).
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