Coronavirus, allarme contagi in case di cura e ospizi: nel Milanese ispezione della Asl

In tale contesto, sottolinea il garante, “lascia ancora più perplessi la richiesta delle Ats lombarde di non occupare con le liste di attesa i posti che si liberano nelle Rsa, al fine di collocarvi le persone positive al Covid-19 anticipatamente dimesse per fare spazio negli ospedali al ricovero dei nuovi casi. Benché questi ricoveri nelle Rsa sarebbero effettuati con criteri di separazione dagli ospiti anziani, si ritiene che questa ulteriore complicazione se attuata, porterà un elemento aggiuntivo di preoccupazione per ospiti e parenti, oltre alle enormi difficoltà per gli operatori”.

Gli ultimi sviluppi sul caso di Mediglia – Alla residenza privata socio assistenziale di Mombretto è attesa un’ispezione preannunciata al sindaco Paolo Bianchi dall’Ats di Milano dopo che si sono registrati 44 decessi, in gran parte riconducibili a infezione da coronavirus da febbraio a oggi. La residenza, che ospita in tutto 130 anziani è stata, quindi, da giorni sbarrata alle famiglie e il sindaco , data la situazione sul suo territorio, si è rivolto anche al prefetto di Milano Renato Saccone.

Il problema segnalato dalle famiglie dei ricoverati è anche la scarsa comunicazione dalla struttura ai parenti sull’evolversi della situazione. Così c’è chi, non potendo entrare e non avendo notizie aggiornate, va sotto la struttura e cerca di salutare il parente dalle finestre delle camere. Nel frattempo dalla prefettura è stato spiegato che, dopo l’esecuzione dei tamponi, avendo riscontrato una diffusione significativa del contagio, tra ricoverati e personale, si è proceduto a una riorganizzazione degli spazi interni, per cercare di contenerlo. Il Comune vigila sulla situazione per cercare di aiutare i concittadini che hanno parenti all’interno.

I numeri in Italia – Sarebbero attualmente oltre 300mila le persone anziane ospiti nelle circa 7.000 strutture a loro dedicate in Italia e un terzo di queste si trova tra la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna, zone che costituiscono l’epicentro del virus Covid-19. 

Anche per i Centri di permanenza per il rimpatrio, “il protrarsi e la portata della crisi richiedono un immediato cambio di passo con l’assunzione di scelte lungimiranti, anche inedite ma pienamente legittime e doverose, che mettano al centro la tutela della salute delle persone trattenute e degli operatori”.

TGCOM

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