Coronavirus, allarme contagi in case di cura e ospizi: nel Milanese ispezione della Asl

Non solo conventi e comunità, l’allarme contagi si diffonde anche nelle case di cura e negli ospizi, dove si ammalano non solo gli ospiti, ma anche sanitari e famigliari. La denuncia arriva da Mauro Palma, garante delle persone private della libertà personale, che esprime “particolare allarme” per la situazione nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa). “In questi giorni si moltiplicano le notizie con numerose vittime tra gli anziani ospiti; solo per citare alcuni dati significativi: nella casa di riposo Mombretto di Mediglia (Milano) 44 decessi, pari a un terzo degli ospiti”. Ma l’elenco si allunga.

Le situazioni più a rischio in Lombardia – “Notizie drammatiche – continua il garante – anche dalla Casa di riposo Fondazione Cecilia Caccia di Gandino (Bergamo) con 40 malati su 150 ospiti, tutti considerati potenzialmente contagiati; nella Rsa di Perledo (Lecco) si registra un focolaio con 32 persone positive tra ospiti e operatori, e in quella di Quinzano d’Oglio (Brescia) ci sono stati 18 morti tra i suoi anziani ospiti”.
 

A sollevare il problema l’Unione europea delle cooperative Uecoop, che denuncia “la difficoltà a recuperare mascherine e indumenti protettivi per il personale che opera in queste strutture”.

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