Coronavirus, il Cnr: “Picco dell’epidemia fra 10 giorni”

di VERONICA PASSERI

Roma, 10 marzo 2020 –  I guariti dal Coronavirus sono sempre di più, ma l’epidemia non ha ancora raggiunto il picco che potrebbe avvenire tra «una settimana, dieci giorni»: per questo è fondamentale rispettare le misure di contenimento. Lo spiega Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm).
I contagi aumentano ma anche le guarigioni, qual è la situazione?
«Il numero dei guariti aumenta sempre più e ad oggi è quasi il doppio dei deceduti. La Protezione Civile ha implementato uno strumento simile a quello della John Hopkins per la situazione italiana. Si vede come la curva delle guarigioni aumenti sempre più. Questa è una buona notizia perché i guariti è come se fossero vaccinati, ovvero hanno acquisito l’immunità e quindi iniziano a creare una barriera ulteriore alla diffusione del virus. È la cosa che succede in ogni epidemia, chi guarisce interrompe la catena di trasmissione. Se io sono infetto e ho accanto due persone guarite si abbassa il tasso di trasmissione del virus».
Quando potremo vedere se le misure più rigide adottate per il contenimento del virus hanno funzionato?
«In un sistema piccolo, come potevano essere gli 11 comuni della zona rossa iniziale, in due settimane abbiamo visto un calo dei contagi. E’ chiaro che, non essendo riusciti a rendere a compartimenti stagni quelle zone e siccome il virus era già in giro, forse da fine gennaio, un beneficio ci sarà ma l’impatto sarà più lento. Guardando i trend di crescita dei contagi vediamo che dobbiamo arrivare ancora al picco, alla massima intensità. E’ azzardato fare una stima ma credo che i contagi cresceranno ancora per un’altra settimana, dieci giorni».
Perché in Italia, rispetto ad altri Paesi europei, i positivi sono stati di più?

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