Coronavirus, Lega e Iv pensano a governo d’emergenza. No del Pd. Salvini: disponibili a Traghettatore

«Credo che la situazione richieda il massimo sforzo unitario tra tutte le forze politiche. Si può e si deve collaborare anche nella distinzione dei ruoli. Nessuna emergenza però giustifica o rende praticabile un’alleanza con la Lega. Non se ne parla. Ci mancherebbe pure», dice a nome del Pd Andrea Orlando. Alza la voce il governatore della Toscana, pure Pd, Enrico Rossi: «Salvini, dopo avere speculato e fatto allarmismo, tenta di rientrare in gioco e chiede un colloquio con Mattarella per fare un governo di unità nazionale. Si legge che anche Renzi sarebbe d’accordo. Nel pieno di un’emergenza sanitaria si lavora per far cadere il governo. Sono giochi politici che nulla hanno a che fare con la salute dei cittadini e con il necessario spirito di unità e di collaborazione che le forze politiche e le istituzioni dovrebbero avere in questa situazione».

Dal governo, è nettissimo il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: «Le possibilità che nasca un governo istituzionale sono pari a zero. Quando c’è un’emergenza non cambia il governo, ma le opposizioni semmai assumono un atteggiamento più responsabile». Un «appello» arriva anche dal ministro della Salute Roberto Speranza: «Oggi, qui dal Senato, mi sento di dire abbassiamo le bandierine di parte, serve unità e responsabilità».

Posizioni condivise almeno da una parte dell’opposizione, se è vero, almeno finora, Giorgia Meloni aveva escluso che il suo partito, Fratelli d’Italia, potesse entrare a far parte di qualsivoglia governo che non sia votato dagli italiani. Più cauta Forza Italia, disponibile fin da subito a dare una mano al governo nell’emergenza, ma ancora senza voci ufficiali a commentare una possibile svolta istituzionale. «Leggo con un certo divertimento i retroscena odierni di quasi tutti i quotidiani. Noto che spariscono i `responsabili´, di cui si pensava noi facessimo parte, per lasciare posto al governissimo o al governo istituzionale, ossia il governo di tutti i responsabili dalla Lega al Pd, che fa più chic e piace anche ai duri e puri», scrive su Facebook il senatore Antonio Saccone (FI-Udc). «Fino a qualche tempo fa – conclude – sarebbe stato definito inciucio, ma sembra quasi che sia passata un’era geologica. Rimane sempre vivo il pensiero di un grande democristiano: `Il potere logora chi non ce l’ha´»

CORRIERE.IT

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