Fallimento di tre cooperative a Firenze: chiesto il processo per i genitori di Renzi

Massimo Malpica

«La libertà non ci basta, vogliamo dimostrare la nostra innocenza». Così disse Tiziano Renzi, papà di Matteo, quando a marzo del 2019 il Riesame di Firenze revocò dopo 18 giorni gli arresti domiciliari per lui e la moglie, Laura Bovoli, madre dell’ex premier.

A distanza di quasi un anno il pm della procura fiorentina Luca Turco ha chiesto di mandare Tiziano e Laura a processo. Se il gup Silvia Romeo li rinvierà a giudizio nell’udienza preliminare del prossimo 9 giugno, i coniugi Renzi potrebbero dunque avere la possibilità di dimostrare in un’aula di tribunale la loro innocenza nell’inchiesta che aveva portato al loro arresto.

Un’inchiesta, quella fiorentina, che gira intorno al fallimento di tre coop Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv – che secondo gli inquirenti al lavoro sull’ipotesi di bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture false Tiziano e signora avrebbero fatto fallire una dopo l’altra dopo averne prosciugato le casse e dopo averle in alcuni casi utilizzate, secondo la procura, per «sgravare» la società di famiglia Eventi6, che si occupa della distribuzione di giornali e volantini pubblicitari, di oneri previdenziali e fiscali.

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