M5S di piazza e di governo. La partita di Di Maio riparte da vitalizi e risparmi

Luigi Di Maio vuol rientrare in partita portando in piazza una battaglia identitaria, come quella del taglio dei vitalizi. Da qui il Movimento vuol ripartire. Dalle origini e anche dall’inchiesta sulle banche, scegliendo come presidente di commissione Carla Ruocco.

L’appuntamento più importante sarà comunque quello del 15 febbraio. Data annunciata ieri da Paola Taverna, facilitatrice M5S per l’attivismo locale, ma su cui oggi l’ex capo politico è subito saltato sopra. In un clima di tutti contro tutti, per il ministro degli Esteri potrebbe essere l’occasione per preparare il suo cammino verso gli Stati generali.  che serviranno a riorganizzare un partito in stato confusionale.

Di certo la manifestazione convocata per difendere il taglio dei vitalizi ha per obiettivo quello di ricompattare un Movimento che cerca nuovo slancio attraverso un rigurgito identitario che tuttavia rischia di paralizzare il governo. Anche perché l’ex capo politico lega la piazza romana di sabato prossimo non solo al reddito di cittadinanza, che qualcuno nel governo chiede di rivedere, ma anche alla prescrizione. Le parole di Di Maio sembrano rivolte anche agli alleati: “Sapevamo e sappiamo che il sistema avrebbe provato e proverà in tutti i modi a cancellare le leggi che abbiamo fatto in un anno e mezzo di governo. Quando è così c’è una sola risposta: il popolo italiano, che deve scendere pacificamente in piazza e manifestare pacificamente contro questo osceno atto di restaurazione”.

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