Artico, bolle di metano sotto il permafrost. “I ghiacci si sciolgono e liberano gas”

di MATTEO GRITTANI

DUE notizie: una buona e una cattiva. Quella cattiva è che circa un terzo del carbonio presente sul Pianeta, intrappolato nel Mar Glaciale Artico sotto forma di metano e CO2, è sul punto di liberarsi in atmosfera. Il permafrost si sta sciogliendo sotto l’effetto del riscaldamento globale e di conseguenza il metano intrappolato in bolle al suo interno fuoriesce, accrescendo ulteriormente l’effetto serra. La notizia buona è che questo fenomeno non è ancora rilevante a livello globale, ma rimane confinato. Almeno per ora. Un nuovo studio su Science Advances ci aiuta a capire meglio un evento fisico nato e cresciuto nell’ultimo decennio e con cui dovremo inevitabilmente fare i conti nella lotta al climate change.

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Una bomba di carbonio pronta ad esplodere

“È vero, il metano comincia a fuoriuscire dai ghiacci dell’oceano Artico entrando in atmosfera – ammette Brett Thornton, del Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università di Stoccolma, coordinatore dello studio – tuttavia il rilascio avviene a ritmi non significativi per impensierirci davvero, per il momento”.

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