La verità di Harry: “Amo il Regno ma io e Meghan non avevamo altra scelta”



“Sono cresciuto sentendo il sostegno di molti di voi – ha detto rivolgendosi ai sostenitori dell’ente benefico – e vi ho guardato mentre accoglievate Meghan a braccia aperte vedendomi trovare l’amore e la felicità che avevo sperato per tutta la vita. Alla fine, il secondo figlio di Diana si era fatto impalmare, evviva!. So anche che mi conoscete abbastanza bene da confidare nel fatto che la donna che ho scelto come moglie abbia i miei stessi valori. E’ così, ed è la stessa donna di cui mi sono innamorato”.

“Entrambi facciamo tutto il possibile per onorare la bandiera e svolgere i nostri ruoli per questo Paese con orgoglio. Dopo sposati, Meghan e io eravamo eccitati, fiduciosi ed eravamo qui per servire – ha proseguito – . Per tutte queste ragioni mi dà molta tristezza che siamo arrivati a questo punto. La decisione che ho preso per me e mia moglie di fare un passo indietro non è una decisione presa alla leggera. Ci sono stati molti mesi di discussioni, molti anni di battaglie. So che non avevo sempre ragione, ma al punto in cui eravamo, non c’era davvero altra opzione”.

Nel frattempo si scopre che potrebbe esserci anche Netfix nel futuro del principe e della moglie, ormai fuori dagli “obblighi” della Casa Reale. L’interesse del colosso americano a lavorare con i Sussex è scontato: “Chi non lo sarebbe? Sì, certo”, ha detto Ted Sarandos, responsabile contenuti della piattaforma di streaming on demand, intercettato nel weekend a un evento a Los Angeles, dall’agenzia britannica Association Press. Del resto, lo hanno già fatto gli Obama, di cui Harry è grande amico: Barack e Michelle hanno creato la loro società di produzione e firmato un contratto redditizio con Netflix, che ora distribuisce i loro contenuti. Netflix, che tra l’altro produce la serie The Crown, sulla vita della regina Elisabetta II, offrirebbe ai Sussex una piattaforma con 158 milioni di abbonati.

Harry ha già partecipato a un documentario sulla salute mentale con Oprah Winfrey, amica della coppia, per Apple Tv. E la scorsa settimana The Times ha rivelato che Meghan, che è diventata famosa per il suo ruolo nella serie “Suits”, presterà la voce per un progetto di Disney, che in cambio finanzierà una ong ambientalista, Elephants without Frontiers. Che l’interesse ci sia è testimoniato, se ce ne fosse bisogno, dal video pubblicato da The Mail on Sunday che mostra Harry che racconta al regista de “Il re leone”, Jon Favreau, alla premiere del film di Londra, nel luglio scorso, che la moglie è “disponibile” a lavorare (aveva detto lo stesso al Ceo della Disney, Bob Iger).

In base all’accordo raggiunto sabato, Harry e Meghan non avranno più alcun obbligo a nome della casata, ma non potranno più usare il titolo più ambito, quello di Sua Altezza reale: manterranno il titolo però, il che vuol dire che un giorno potrebbero in qualche modo riutilizzarlo (per ora infatti non lo hanno cancellato dall’account su Instagram). In futuro saranno semplicemente Harry e Meghan Markle, i duchi di Sussex. E non riceveranno neanche più soldi pubblici, anzi dovranno rimborsare i fondi dei contribuenti, oltre 2,5 milioni di sterline, con cui nei mesi scorsi hanno ristrutturato Frogmore House, il cottage nei terreni del castello di Windsor regalo di nozze della regina.

Non è invece chiaro come e chi pagherà le spese della loro sicurezza ed è probabile che i duchi continueranno a ricevere fondi dal padre, il principe del Galles e dal suo ducato di Cornovaglia, almeno fino a quando non avranno trovato il modo di guadagnare. Nel frattempo il padre di lei, Thomas Markle, non si è lasciato sfuggire l’occasione di spargere fiele: la figlia, ha detto, ha mandato alle ortiche il sogno di tutte, diventare una principessa e sta trasformando “la famiglia reale in un Walmart”, un supermercato, “con la corona”.

Di certo l’addio di Harry e Meghan rappresenta un duro colpo per la monarchia britannica, che perde due membri popolarissimi e ora dovrà puntare tutto su William, secondo nella linea di successione, la moglie Kate, e i tre figli della coppia. Oggi intanto la regina si è mostrata accanto al principe Andrew, per la prima volta quest’anno, dopo la sventurata intervista concessa da lui per spiegare la sua amicizia con Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo morto suicida in un carcere newyorkese. Il duca di York ha accompagnato la madre in chiesa, a Sandringham: la regina sorrideva, lui appariva con un sorriso trionfante.      

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