Messina, sequestro da dieci milioni di euro al “re” dei videopoker legato ai clan

Le indagini del Gico della Guardia di finanza hanno sorpreso l’imprenditore mentre imponeva i videopoker nei locali di Messina e garantiva la protezione del clan ai negozianti accondiscendenti. Il clan Trovato organizzava dei veri e propri servizi di vigilanza. Chi si ribellava al sistema subiva ritorsioni. Fu pestato in modo violento anche un giovane cinese che era stato fortunato nel momento sbagliato, ovvero aveva fatto tanti soldi al videopoker il giorno in cui la macchinetta era stata manomessa per far vincere gli amici dei boss.

“Domenico La Valle è soggetto socialmente pericoloso”, hanno scritto i giudici del Tribunale di Messina. “Aveva anche una significativa disponibilità di risorse finanziarie, rese accessibili agli esponenti del clan, in assolvimento del suo ormai accertato ruolo di cassiere”.  Per i giudici, c’è una “assoluta assenza di uniformità nel rapporto reddito-patrimonio”, per questa ragione è scattato il sequestro.

REP.IT

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