Iraq, via da Bagdad: Italia e Germania avviano riposizionamento truppe

ROMA – “Gli alleati” della Nato “rimangono fortemente impegnati nella missione in Iraq, che sta contribuendo a rafforzare le forze irachene e a impedire il ritorno di Daesh”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg che ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro iracheno Adil Abdul-Mahdi. La discussione, informa l’Alleanza, si è incentrata sulla situazione della sicurezza nella regione e sulle implicazioni per la missione di addestramento non combattente della Nato in Iraq.

Stoltenberg ha ribadito che la Nato ha temporaneamente sospeso l’attività di addestramento sul campo, ma è pronta a continuare quando la situazione lo permetterà.

L’Italia

“Nessuna ipotesi di ritiro” dei militari italiani dall’Iraq, sottolinea il ministero della Difesa. I soldati italiani hanno lasciato, nel corso della notte, la base americana a Bagdad, da due giorni sotto il tiro dei mortai. Il trasferimento dal compound “Union 3” ha riguardato una cinquantina di carabinieri impegnati nell’operazione di addestramento delle forze di sicurezza irachene ed è stato deciso dallo Stato maggiore della Difesa in accordo con i vertici della Nato. I soldati, che partecipano alla “Nato Mission Iraq”, non sono stati riportati in Italia ma sono stati trasferiti in un un’altra zona non lontana.

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