Mattarella richiama i partiti: “Necessario dialogo. Disoccupazione il primo nemico”



Un duro richiamo a maggioranza e opposizione impegnate a piantare bandierine e sollevate problemi da agitare poi sui social. Il presidente della Repubblica dice che da questo passo dello statista democristiano si possono trarre “due preziose indicazioni”.  La prima: “Chi riveste ruoli istituzionali deve avvertire la responsabilità di farlo in nome e per conto di tutti i cittadini. Aveva ben presente, Moro, il grave pericolo-purtroppo confermato dagli eventi successivi-che corre una società attraversata da leggere azioni profonde”. Una evocazione degli anni di Piombo e del terrorismo di cui il dirigente della Dc fu forse la vittima più illustre.

Mattarella parla allora del “bene comune”. “Il bene comune – dice.  è, appunto, bene di tutti, nessuno escluso. E chi amministra la cosa pubblica, chi è chiamato al compito di governare esprime, certo, gli orientamenti della maggioranza ma con il dovere di rispettare e garantire la libertà e i diritti degli altri, delle minoranze. Questa è l’essenza della democrazia, che richiede rispetto reciproco”. Il rispetto rappresenta il più efficace antidoto all’intolleranza, foriera di conseguenze negative. – continua – il presidente della Repubblica.
Il capo dello Stato passa poi alla seconda indicazione che si può ricavare dal discorso di Moro. Bisogna – dice Mattarella – “confrontarsi, con lungimiranza, sulle prospettive, sull’ampio orizzonte del futuro. A volte parliamo del futuro come di un domani lontano, cui non dedicare grande attenzione, oppure un domani che giungerà all’improvviso. Invece il futuro è già cominciato: scrive sulle pagine del nostro presente. Il futuro ci riguarda già oggi perché sta cambiando le nostre vite”.

A questo punto arriva il nuovo monito al mondo litigioso e violento della politica- “Questa consapevolezza  . dice Mattarella – deve interpellare anche chi assume responsabilità politiche, istituzionali, di governo e chi, dall’opposizione, vi si confronta”,
Il presidente della Repubblica pensa che “siamo pienamente dentro un cambiamento vorticoso e inedito. Il mondo in cui ci troviamo è diverso da quello che abbiamo conosciuto. Cambia l’ambiente in cui viviamo, il clima e, in conseguenza di questo, si aggravano gli effetti dei fenomeni naturali sui nostri territori. E’ forse questo uno degli aspetti più evidenti e più dirompenti del cambiamento.

Dunque, spiega il capo dello Stato, “preparare il futuro, cominciando a viverlo, significa non ignorare quel che si trasforma attorno a noi. Alzare lo sguardo dalle emergenze del presente, non significa in alcun modo parlar d’altro”. Accanto all’emergenza ambientale, Mattarella indica un’altra battaglia da combattere: quella contro la disoccupazione. “Ecco la missione – conclude Mattarella – per cui combattere e il nemico da sconfiggere insieme: la mancanza di lavoro, quel lavoro indicato come fondamento della nostra Repubblica. Il lavoro che, quando c’è, è sovente precario o sottopagato. Serve il lavoro, remunerato e tutelato, anche nella sicurezza, come rimedio alla frammentazione sociale e come elemento centrale della ripresa economica”

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