Tromba d’aria a Porto Cesareo, ‘volano’ le barche

I danni più gravi li hanno subiti le barche dei pescatori, molte delle quali erano ormeggiate al pontile sradicato dalla forza del mare e del vento. La frazione di Torre Lapillo è isolata perché allagata. Qui vi sono stati numerosi cedimenti di strutture murarie ed è crollata la parte alta del pontile in muratura che collega Porto Cesareo all’hotel Lo Scoglio, che si trova su un isolotto collegato da un pontile alla terraferma.

Il mare è ancora agitato.  Le attività del Coc, il centro comunale di coordinamento soccorsi, sono state prorogate rispetto alla prevista chiusura della notte scorsa. La furia di vento e acqua ha causato danni anche ad attività commerciali e a scuole che sono rimaste chiuse. Il vento ha rotto finestre e porte facendo entrare acqua. Ieri la vicina e nota spiaggia di Torre Lapillo era stata devastata dalla mareggiata. 

Previsioni meteo, altro ciclone. Neve fino in pianura, abbondante in montagna

Tromba d'aria in Salento, i danni a Porto Cesareo (foto Dire)
Tromba d’aria in Salento, i danni a Porto Cesareo (foto Dire)

Il sindaco: la città è in ginocchio

Per il sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano, la violenta tromba d’aria che ha colpito nelle ultime ore la città salentina provocando gravi danni al porto, a centinaia di imbarcazioni e a diverse strutture murarie, ha messo la città “in ginocchio”. La frazione di Torre Lapillo, spiega “è sommersa dal mare, le strade sono coperte da spazzatura e detriti, la situazione è tragica. Eravamo in allerta, ma non ci aspettavamo una situazione del genere. Chiederemo lo stato di calamità naturale, i danni ammontano a centinaia di migliaia di euro”. 

Gallipoli, onde alte 5 metri

Danni anche nel resto della Puglia: paura anche a Gallipoli, dove la pioggia copiosa ha allagato strade e garage facendo temere il peggio. “Abbiamo avuto paura”, dicono i residenti della cittadina leccese. Intenso il lavoro dei vigili del fuoco impegnati a svuotare box e a liberare da detriti e rami di alberi le strade. Onde alte fino a 5 metri hanno invaso e reso impercorribili ampi tratti del lungomare. Il sindaco, Stefano Minerva, stamattina ha ordinato la chiusura dell’istituto nautico e degli uffici del Giudice di Pace, che si trovano proprio vicino al lungomare Galileo Galilei. 

Le immagini della città sommersa sono davvero inquietanti:

A Santa Maria di Leuca, infine, del ristorante sul mare ‘Alba Chiara’ restano solo macerie. Qui il vento ha rotto gli ormeggi di sette barche confiscate ai trafficanti di migranti: i natanti hanno rischiato di andare alla deriva. 

QN.NET

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