Ilva, il no allo scudo è un errore che ci costerà 10 miliardi

La fattura dell’intera vicenda per i conti pubblici alla fine potrebbe infatti raggiungere i sei miliardi. A un miliardo circa ammontano le perdite di esercizio dell’amministrazione straordinaria di governo (gennaio 2015-ottobre 2018). Mittal chiederà poi di rivalersi sullo Stato per i 300 milioni spesi in bonifiche nell’ultimo anno, mentre solo per rendere sicuro l’impianto spento serviranno altre bonifiche per un miliardo.

Ci sono poi i 12.500 dipendenti Ilva, dove la cassa integrazione riconosce oggi 22 mila euro l’anno in media. L’indennità per tutti costa almeno 250 milioni l’anno, circa 3,5 miliardi fino a che i disoccupati ex Ilva andranno in pensione tra una quindicina d’anni.

Inoltre, lo Stato rinuncia a quattro miliardi di investimenti a cui erano vincolati i Mittal. In tutto dieci miliardi in costi e ammanchi. In cambio, i due governi a guida M5S otterranno un risultato unico: chiudere per sempre il più grande impianto dell’acciaio in Europa.

CORRIERE.IT

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