Sconfitte a raffica e numeri in ribasso: la barca giallorossa non si raddrizza

I numeri non cambiano cambiando sondaggio. Anche la supermedia di Youtrend certifica la crescita di Lega e Fdi, e la corrispondente caduta di Pd e M5s. Sale la Lega con il 32,8%, (aumento di 1,2 punti). Bene anche Fdi all’8,9% (+1,1) e pure Forza Italia con il 6,8% (+0,2). Male i partiti dell’alleanza di governo, con il Pd che perde 0,7 punti e scende al 18,9%. Fa ancora peggio M5s che perde un punto e mezzo, calando al 18%.

Altro che voto di rilevanza locale, come invano ha cercato di minimizzare il premier Conte ancora prima del flop sancito dalle urne. Gli effetti almeno nelle intenzioni di voto degli italiani ci sono eccome, anche se nonostante la foto di Narni Conte regge, visto che secondo Ipsos mantiene stabile il suo consenso al 48%. Ma la situazione per i giallorossi si complica guardando in prospettiva. E soprattutto guardando all’appuntamento sul quale Salvini si è già proiettato, all’indomani della vittoria umbra: le elezioni regionali del 26 gennaio, in un altro fortino rosso che ha tutta l’aria di essere pronto a cadere come l’Emilia Romagna. E forse Luigi Di Maio, che già dalla notte del crollo elettorale in Umbria ripete come un mantra: «Mai più alleanze, in Emilia da soli», dovrebbe ripensarci. Secondo un sondaggio elaborato da Mg Research per Affariitaliani.it in Emilia M5s vale tra l’8 e il 12% (valore centrale 10%). Il primo partito resta la Lega che ha una forbice tra 31 e il 35% (valore centrale 33%). La coalizione di centrodestra è al 46,5%. Il Pd, che il capo grillino respinge come alleato, si piazza al secondo posto, con un 25-29% (valore centrale 27%) che sommato ai renziani e alle altre forze sparse di sinistra arriva circa al 37,5%. Insomma, correndo da solo M5s non ha alcuna chance. E rifiutando di allearsi col Pd toglie ogni chance anche ai dem. L’ex amico Matteo Salvini ringrazia.

IL GIORNALE

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