Alitalia: Atlantia chiede modifiche al piano di rilancio, irritazione da parte del governo

Il risultato? “Irritazione unanime” nei confronti di Atlantia e la ferma volontà di lasciare separati il dossier Alitalia e la procedura di revoca delle concessioni autostradali. “Non seguo il tema Alitalia, è sulla scrivania del ministro Patuanelli che sta lavorando, dopodiché noi non sottostiamo ai ricatti di nessuno”, era stato l’avvertimento in mattinata arrivato dal viceministro pentastellato al Mise Stefano Buffagni. La situazione è molto difficile, testimoniata dalla bocche cucite dopo l’incontro tra i partner della newco, che va in scena all’ora di pranzo a Roma in una sede di Mediobanca. Assente Delta – che parteciperà poi a un successiva call – filtra solo che si trattava di una riunione concordata da tempo e che nessuno avrebbe parlato di proroga rispetto al 15 ottobre.

Certo, si ammette, ora la questione è anche “politica”, rimandando di fatto al nervosismo di Palazzo Chigi. Dal punto di vista industriale per Atlantia ci sono sempre due scogli: Delta che nicchia a salire almeno al 15% delle quote(al momento e’ tra il 10 e il 12%)e la partecipazione di Alitalia nell’alleanza Blue Skies, la joint venture transatlantica, dove il vettore italiano rivestirebbe, al momento, un ruolo ancora secondario e dove proprio gli americani di fatto impedirebbero di passare a partner di prima fila.

TGCOM

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