Suicidio assistito, ecco i risultati del sondaggio

La decisione della Corte costituzionale di prevedere casi eccezionali in cui il suicidio assistito non è reato trova piena conferma nei voti che i lettori de La Stampa hanno dato nei giorni scorsi. La domanda era secca: la Corte costituzionale deciderà a breve, saresti favorevole a una legge sul fine vita? Ebbene, su circa 3700 persone votanti, il 90,3% si è detto favorevole, mentre meno di una persona su dieci, il 9,7%, si è detta contraria.

Pur non avendo valore di sondaggio (chi vota non è un campione rappresentativo della popolazione italiana), il sentimento espresso dai lettori che hanno votato dà conto del fatto che i tempi erano perlomeno maturi per una decisione come quella presa dalla Corte costituzionale.

I giudici della legge sono tali non solo perché custodi dei principi e dei valori contenuti nella nostra Costituzione, ma anche perché devono farsi carico di un altro compito: quello di interpretare lo spirito dei tempi. Le leggi non sono immutabili. La società cambia, le idee anche. Ciò che ieri poteva essere vietato, alla luce dei progressi e delle nuove istanze, può non diventarlo più.

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