Le retribuzioni d’oro dei boss di Thomas Cook: ecco quanto hanno guadagnato negli ultimi 5 anni

Marco Cimminella

Il crollo di Thomas Cook ha generato un vero tsunami economico in diversi paesi del Mediterraneo, danneggiando economicamente hotel, resort e tutti quei servizi che negli ultimi anni avevano collaborato con il tour operator britannico per attrarre viaggiatori dall’estero. E mentre continuano le operazioni di soccorso per riportare a casa i turisti bloccati, le autorità inglesi hanno già avviato un’inchiesta per indagare sulle cause del tracollo finanziario di un’azienda pioniera del turismo di massa. Sotto la lente d’ingrandimento sono finite le remunerazioni molto generose riconosciute ai vertici.

Tra stipendio e benefit percepiti durante la loro gestione, infatti, ceo, cfo e altri dirigenti escono di scena ma dopo aver messo da parte lauti compensi: solo l’amministratore delegato svizzero Peter Fankhauser, in carica dal 2014, ha incassato oltre 8,3 milioni di sterline, incluso un bonus da quasi 2,9 milioni nel 2015. Cifre che ora appaiono inammissibili per la classe dirigente dell’isola britannica, dopo che il gruppo, piegato da circa 1,7 miliardi di debiti, è stato messo in liquidazione per insolvenza.

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