Thomas Cook, il tour operator è in bancarotta: 600 mila turisti bloccati

Il secondo: il volo Thomas Cook MT508 Londra Gatwick-Dalaman (Turchia) delle 21.45 di domenica (ora locale) sui monitor è passato dall’indicazione del gate a “chiedere informazioni alla compagnia”. Il terzo: a mezzanotte in punto (l’1 in Italia) i vertici dell’aeroporto di Manchester hanno posto sequestro un Airbus A321 del vettore del gruppo perché non era stato in grado di pagare migliaia di sterline di arretrati in tasse aeroportuali.

Il rimpatrio

Il dipartimento inglese dei trasporti ha fatto sapere che tutti i clienti di Thomas Cook che dovevano rientrare a casa nelle prossime due settimane lo potranno fare grazie ai voli charter messi a disposizione dall’agenzia dell’aviazione civile del Paese oppure saranno riprenotati su altri voli. I collegamenti speciali sono già iniziati lunedì mattina e non comportano costi extra grazie al meccanismo “Atol” inserito al momento della prenotazione in agenzia viaggi e che tutela i consumatori inglesi in caso di fallimento della compagnia aerea riportandoli a casa gratuitamente. Il dipartimento dei trasporti ha comunque spiegato che “un piccolo numero” di vacanzieri potrebbero dover sborsare ulteriori soldi per acquistare un nuovo biglietto di ritorno e chiedere poi – quasi invano – il rimborso da Thomas Cook.

Le cause

Molti esperti in queste settimane si sono chiesti i motivi di un fallimento così spettacolare. Secondo molti la principale causa è stata l’incapacità di Thomas Cook di adattarsi ai tempi e ai cambiamenti delle abitudini dei viaggiatori inglesi ed europei. Oggi le persone tendono a fare sempre meno affidamento alle agenzia di viaggi (fisica) per acquistare un volo o un albergo e si rivolgono sempre più alle piattaforme online. Un’altra ragione sta nella concorrenza – di prezzi e rotte – delle low cost, a partire da easyJet e Ryanair che ha portato il vettore Thomas Cook a perdere quote di mercato. La terza motivazione è nella guerra sulle rotte transatlantiche – le più remunerative – che in molti casi ha dimezzato le tariffe in pochi anni. Il gruppo ha dovuto competere sui prezzi (in particolare con Norwegian Air) ma erodendo i profitti.

CORRIERE.IT

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