“Frode e lesioni”, quattro misure cautelari per i guasti nella metro di Roma

Inizialmente furono gli stessi supporters russi ad essere accusati di aver causato la rottura delle scale mobili, perché “saltavano e cantavano”. Una ricostruzione smentita dalle indagini che hanno portato alle misure cautelari di oggi nei confronti di dipendenti di Metro e Atac. Ma non è l’unico episodio che ha visto coinvolte le scale mobili della metro A. Il 21 marzo 2019, infatti, hanno ceduto le scale mobili della stazione metro Barberini. Tanta la paura, ma fortunatamente nessun ferito.  

La stazione Repubblica della Linea A della metropolitana di Roma è rimasta chiusa per 246 giorni in seguito al crollo delle scale mobili. Dal 23 ottobre, la fermata è stata riaperta all’alba del 26 giugno, con il sollievo dei tantissimi pendolari e residenti che per oltre otto mesi hanno dovuto fare a meno di uno degli snodi principali nel centro città, al quale seguì poi anche la chiusura di Spagna e Barberini. La prima rimase chiusa per un mese e mezzo e ha riaperto lo scorso maggio, mentre la seconda è ancora chiusa, dopo essere stata dissequestrata. Ad oggi le scale mobili sono fuori servizio in numerose fermate dell’intera metropolitana di Roma: otto sulla linea A, sei sulla linea B e una sulla linea C.

LA STAMPA

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