Sondaggi, Lega in calo. Ma gli italiani vogliono il voto

“Qualcosa si è rotto tra gli elettorati di M5s e Lega, mentre tra Pd e M5s non sembra esserci più quella distanza abissale che esisteva fino a poco tempo fa”, spiega il professor D’Alimonte. E aggiunge: “L’ alleanza con la Lega ha fatto perdere al M5s una larga fetta del suo elettorato più orientato a destra. Gli elettori rimasti sono largamente elettori di sinistra, molti dei quali però hanno maturato nel tempo una avversione viscerale per il Pd”. Pertanto, resta la difficoltà di”cancellare in pochi giorni sentimenti negativi profondamente radicati soprattutto tra i militanti”. Secondo D’Alimonte “Oggi un esecutivo M5s-Pd non è più un’ipotesi fantascientifica. Forse sarà necessario arrivare a un governo intermedio prima di arrivare ad un’alleanza organica”. Il nuovo esecutivo, secondo D’Alimonte, non dovrà dimenticare i temi forti della Lega (tasse, immigrazione, sicurezza e sovranità) e non dovrà “farsi ammaliare dalle sirene del proporzionalismo pur di fermare l’avanzata della destra”. “Il taglio dei parlamentari non deve essere l’alibi per eliminare dal Rosatellum quel poco di maggioritario che c’è”, conclude il professore.

IL GIORNALE

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