Consultazioni parte la seconda giornata. Berlusconi: «No esecutivo improvvisato»

Partito Democratico: «Pronti a un governo di svolta»

La delegazione del Pd guidata dal segretario Nicola Zingaretti è stata ricevuta da Mattarella alle 11. Della delegazione del Pd facevano parte anche l’ex premier Paolo Gentiloni, i capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci e la vicesegretaria Paola De Micheli: «Siamo pronti a un governo di svolta – ha dichiarato Zingaretti nella conferenza stampa -. No a un governo a qualsiasi costo. Abbiamo espresso al presidente la disponibilità a verificare la possibilità di una maggioranza e l’avvio di una fase politica nuova nel segno della discontinuità politica e programmatica. Quello che serve è un Governo di svolta, alternativo alle destre, con una ampia base parlamentare. Se non dovessero esistere queste condizioni tutte da verificare, lo sbocco naturale della crisi saranno le elezioni». Il segretario de Pd ha anche ribadito di aver indicato «principi non negoziabili»: primo tra tutti la riconferma della «vocazione europeista» dell’Italia.

Forza Italia al Quirinale

A mezzogiorno la delegazione di Forza Italia, guidata dal presidente Berlusconi, è giunta al Quirinale ed è stata ricevuta da Mattarella: «Un governo nato in Parlamento non può essere la base di un esecutivo stabile, ma un tradimento degli elettori – ha dichiarato Berlusconi nella conferenza stampa dopo il colloquio con il Capo di Stato -. Una maggioranza fortemente sbilanciata a sinistra sarebbe pericoloso per le imprese e per le garanzie di libertà dei cittadini». Secondo il Presidente di Forza Italia «occorre realizzare in Parlamento una maggioranza di centrodestra che corrisponda al sentire degli italiani. Qualora non fosse realizzabile la strada maestra è il voto anticipata».

CORRIERE.IT

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