Crisi di governo, è il giorno della capigruppo. Con il Pd diviso, nuovo esecutivo più vicino

Il vicepremier dichiara fiducia in Mattarella: “Mi sembra che abbia ben chiaro il bene dell’Italia”. Annuncia la sua manovra economica, che con tutta probabilità non riuscirà a fare: “Tasse ridotte al 15% per milioni di lavoratori italiani, pace fiscale con Equitalia per milioni di Italiani, nessun aumento dell’Iva ma riduzione delle tasse sulla casa”. Mette nel mirino il reddito di cittadinanza: “Se non crea lavoro va ripensato”. Non perde l’occasione per attaccare Matteo Renzi. “Si vergogni con tutti i danni che ha fatto al Paese, e si vergognino quelli che vogliono fare un governo con lui, con la Boschi, con il partito delle banche fallite”.

Politica

La strana alleanza e l’uomo solo al comando

di CARLO VERDELLI E se i leghisti con una sola voce chiedono il voto immediato, seguiti con decisione solo da Fratelli d’Italia, per tutti gli altri sono aperte le manovre.

C’è un dopo Conte senza il voto? Il dilemma è di quelli che a quanto pare potrebbero mettere la parola fine al Partito Democratico, con Matteo Renzi che – pronto a portarsi via metà dei parlamentari dem dando vita a gruppi parlamentari con il nome Azione civile – aveva proposto “un governo no tax” per evitare l’aumento dell’Iva e portare a casa il taglio dei parlamentari e il segretario Nicola Zingaretti che dice “no ad accordicchi” e ribadisce al Tg1 “Salvini sta scappando dai conti che ha sfasciato, non siamo noi a doverglieli mettere a posto”.

Con Renzi c’era Rosato (“facciamo decidere ai gruppi parlamentari”, che sono a maggioranza renziana), contro Renzi si è schierato Calenda (“una follia”) e a far da paciere ci ha provato Franceschini: “Invito tutti nel Pd a discutere senza rancori e senza rinfacciarci i cambi di linea. Io lo farò. Anche perché in un passaggio così difficile e rischioso, qualsiasi scelta potrà essere fatta solo da un Pd unito e con la guida del segretario”.

Governo, Calenda: “Folle piano Renzi, così Salvini al 60%. In questo modo si perdono le elezioni e l’onore”

Il redde rationem nel Pd sarà centrale nella soluzione della crisi, questo è certo. E se Azione civile nascerà davvero, un nuovo governo senza elezioni immediate è più probabile. Anche perché nel M5s, dopo l’apertura di Grillo, le voci pronte e disponibili non mancano, come conferma anche Roberta Lombardi intervistata da Repubblica.

Se poi sarà un governo di legislatura, istituzionale, un esecutivo di transizione o uno di scopo è presto per dirlo. La politica ha sempre fatto ricco sfoggio di definizioni (il ‘governo no tax’ di Renzi è solo l’ultima) per dire sempre la stessa cosa, ma con sfumature diverse, distinguo, obiezioni.

Sergio Mattarella, in vacanza in Sardegna, per ora guarda a distanza le tante parole che la politica sta riversando in questa crisi. Attende, il presidente: solo dopo lo svolgimento del dibattito sulle comunicazioni del premier Conte e dopo le decisioni dei partiti, e un eventuale voto, Mattarella potrà avere un quadro chiaro della situazione.

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