Decreto sicurezza, 5 Stelle sotto choc: siamo all’angolo

di ALESSANDRO FARRUGGIA

Roma, 7 agosto 2019 – La temperatura è rovente, e stavolta i cambiamenti climatici non c’entrano. Il cerchio si stringe. I parlamentari grillini sono assediati, sentono il consenso che si sgretola. E premono su Di Maio. La riunione nel gruppo M5s di palazzo Madama è uno psicodramma, un processo alla strategia del capo. Un susseguirsi di interventi nei quali si chiede di recuperare spazio politico, smarcarsi da Salvini. Ora. «Se continuiamo così – dice un senatore del Sud – la Lega ci massacra. Va messo un argine a Salvini prima che sia troppo tardi, non possiamo dire sempre di sì. Basta subire». Un altro senatore propone un documento da presentare all’assemblea dei gruppi di Camera e Senato prevista per stasera e alla quale interverrà Luigi Di Maio. Applausi. L’idea viene approvata per acclamazione. Punti chiave, recuperare la centralità del Parlamento e del contratto di governo e «contrastare la propaganda salviniana». «Non possiamo permettere che vengano stravolti i nostri valori», osserva Gianluigi Paragone. Per questo, il contratto di governo viene visto come un argine irrinunciabile. A Di Maio i senatori vogliono chiedere che si resista sulla eventuale (ma probabile) richiesta di sostituire Toninelli perché, «è solo una scusa per colpire il Movimento».

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.