Carabiniere ucciso, il Gip convalida il fermo dei due americani

Roma, 28 luglio 2019 – Sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per tentata estorsione e omicidio aggravato in concorso i due giovani americani interrogati ieri sera dopo la morte del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, sul corpo del quale oggi pomeriggio è stata effettuata l’autopsia. I due fermati sono Elder Finnegan Lee di 19 anni e Gabriel Christian Natale Hjorth di 18 anni, entrambi californiani e in vacanza nella Capitale. Sono stati rintracciati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma all’interno di un albergo romano già pronti per lasciare il territorio nazionale. Trovati nella stanza dell’hotel un coltello di notevoli dimensioni sporco di sangue, nascosto dietro a un pannello del soffitto, e i vestiti indossati durante l’aggressione. 

Su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini scrive: “Sperando che l’assassino del nostro povero Carabiniere non esca più di galera, ricordo ai buonisti che negli Stati Uniti chi uccide rischia la pena di morte. Non dico di arrivare a tanto, ma al carcere a vita (lavorando ovviamente) questo sì! #Carabiniereucciso”. 

Bendato all’interrogatorio. Il giallo della foto

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