Massimo Cacciari: “Lotti si è autosospeso? Non basta, è Zingaretti che lo deve cacciare”

Siamo sempre lì, nello sviluppo logico di una crisi di sistema che si protrae da anni e che piano piano attacca tutti i corpi dello Stato. Se una cancrena non la risolvi in tempo e chirurgicamente, poi divora l’intero corpo, è ovvio. È a partire dagli anni ’80 che si è aperta una crisi di sistema, e si è provato a risolverla con le aspirine. Così ha divorato tutti i corpi dello Stato, dalle amministrazioni periferiche a quelle centrali, alle Regioni e via dicendo. Ora è arrivata alla magistratura.

Quanto al coinvolgimento di parlamentari come Cosimo Ferri e Luca Lotti?

L’altro aspetto della crisi di sistema riguarda il ceto politico. E l’assenza di una formazione politica, logica conseguenza della demagogia che dopo Tangentopoli ha travolto tutto il Paese, stampa in primis. Una fase iniziata negli anni Novanta, secondo cui la politica era tutta merda. Cosa vuole fare… si dovrebbe prima comprendere che a una crisi del genere si risponde con riforme radicali, ma al momento non c’è una classe politica mossa dalla voglia di discontinuità. Per questo i corpi dello Stato continueranno a divorarsi e alla fine vedremo quello che succede…

Lotti…

…Lotti è un intrallazzatore qualsiasi. È il ceto politico del Pd che dopo la fondazione non è mai riuscito a rinnovarsi, anzi è andato di male in peggio, attraverso meccanismi di pura cooptazione. Gigli magici e cerchietti arcani. È la stessa crisi di cui parlavo prima, ne è la logica conseguenza.

La reazione di Zingaretti non è stata molto incisiva…

Debole, molto debole. Non fa un discorso di strategia. E non fa un discorso che sarebbe logico: visto che ha vinto le primarie ed è stato eletto segretario sulla base di un progetto di forte discontinuità, dovrebbe dire che nel suo partito gli intrallazzatori non hanno ragione di esistere. Vanno cacciati. Sarebbe la logica conseguenza della sua elezione a segretario del partito. Ma lui vive nell’incertezza, nel dubbio, nei condizionamenti…

Perché è titubante?

Perché è debole. È un leader politico debole, non ci sono altre spiegazioni. 

L’ex ministro dello Sport si è appena autosospeso dal Pd. Tanto basta?

È un atto dovuto, ma a me interessa il giudizio politico complessivo della vicenda del segretario del partito. A me interessa questo, non il caso singolo, e non ho visto questo giudizio. Al di là degli aspetti penali, il comportamento di Lotti è il segno di un costume. E non si risolve dando la colpa a un singolo. La direzione del Partito dovrebbe dire che questa vicenda è un costume politico diffuso e che per il nuovo Pd è intollerabile.

La sorprende che il tesoriere Zanda abbia assunto una posizione più netta nei confronti di Lotti, chiedendogli di valutare le dimissioni, rispetto a Zingaretti?

Lasciamo perdere Zanda, per carità…

L’HUFFPOST

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