Fca svetta sul listino sulle voci di matrimonio con Psa

Nelle scorse settimane, al salone di Ginevra, lo stesso tavares aveva confermato che la casa stava studiando eventuali opportunità di alleanze o fusioni con altri costruttori e non aveva scartato l’ipotesi di un’acquisizione di Fca. “Tutto è aperto – aveva detto – se si guadagnano soldi si può rimanere padroni del proprio destino e si può sognare qualsiasi cosa”. Il manager aveva comunque precisato che Psa non è alla ricerca spasmodica di un partner. Gli esperti del settore sottolineano che un legame con Fca consentirebbe a Psa di accelerare il ritorno sul mercato americano sul quale il gruppo si propone di rientrare nei prossimi anni.

Ragionando di possibili nozze sull’asse Psa-Fca, li analisti di SocGen pensano che lo stato francese possa schierarsi a favore della creazione di un altro “campione globale a fianco di Renault-Nissan-Mitsubishi”. La Francia detiene una quota del 12% del capitale della casa automobilistica. Insieme i 4,7 milioni di vetture vendute da Fca nel 2018 e i 3,9 milioni di Psa creerebbero un gruppo da 8,5 milioni di auto all’anno, vicino alla scala di oltre 10 milioni di Volkswagen, Renault-Nissan-Mitsubishi e Toyota. Inoltre Psa potrebbe mettere a disposizione di Fca la tecnologia di cui ha bisogno per rispettare gli standard europei 2020/2021 in tema di emissioni Co2.

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