Brexit, il parlamento britannico vota a favore del rinvio

La proposta, che impegna La Camera dei Comuni britannica vota ‘no’ a un secondo referendum sulla Brexit, è stata invece respinta. L’emendamento trasversale che lo proponeva ha avuto appena 85 voti a favore e 334 contrari. Ha pesato l’astensione del Labour. Il progetto era stato presentato dalla ex Tory poi confluita nel Gruppo Indipendente, Sarah Wollaston. Nel testo si proponeva di estendere l’articolo 50 del trattato di Lisbona (rinviando, così, la data di uscita del Regno Unito dalla Ue, fissata al 29 marzo) per concedere tempo all’organizzazione di un secondo referendum. L’emendamento prevedeva di posticipare l’uscita dall’Ue “per il tempo necessario a legiferare ed effettuare un voto pubblico su un’uscita alle condizioni determinate dal Parlamento o sulla permanenza nell’Ue”. Il partito laburista non ha appoggiato l’emendamento e i suoi deputati si sono astenuti rimanendo in aula durante la votazione.

Rigettato (sempre per un numero risicatissimo di voti) anche un emendamento bipartisan che avrebbe garantito più poteri al Parlamento nel processo di uscita dall’Ue. Avrebbe, infatti, imposto al governo May di consentire ai Comuni di proporre “voti indicativi” su piani di divorzio dall’Ue diversi da quello della premier Tory. Obiettivo del documento, firmato fra gli altri dai laburisti eurofili Hilary Benn e Yvette Cooper, era verificare l’esistenza di “maggioranze trasversali” alternative.

Stessa sorte ha avuto l’emendamento proposto dal leader laburista Jeremy Corbyn che mirava a imporre al governo di chiedere un’estensione dell’articolo 50 sufficiente per dare ai deputati tempo per trovare una maggioranza a favore di un approccio diverso alla Brexit. A favore dell’emendamento proposto da Corbyn hanno votato 302 deputati mentre 318 hanno votato contro.

L’HUFFPOST

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.