Nuova Zelanda, attacco in due moschee di Christchurch: almeno 40 morti. La polizia invita a non diffondere il video della strage trasmesso live su Facebook

Poco prima della strage era stato postato sui social, presumibilmente da uno dei killer, un manifesto di 87 pagine “anti-immigrati e anti-musulmani” che è stato poi bloccato.  Secondo quanto riferiscono i media locali, almeno uno dei killer è di nazionalità australiana, bianco, tra i 30 e i 40 anni e indossava un’uniforme militare quando ha aperto il fuoco. Una notizia, quella dell’arresto del cittadino australiano, confermata anche dal primo ministro di Canberra.

In un tweet postato da uno terroristisi si vedevano anche alcuni caricatori delle armi automatiche, dove erano riportati nomi di terroristi tra cui quello dell’italiano Luca Traini, responsabile di un raid don diversi feriti a Macerata.Il profilo dle terrorista, B. T., è stato poi rimosso ma alcune immagini sono continuate a circolare in rete.

Nuova Zelanda, attacco in due moschee di Christchurch: almeno 40 morti. La polizia invita a non diffondere il video della strage trasmesso live su Facebook

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La polizia della Nuova Zelanda “esorta con forza” a non condividere il link dell’inquietante video di 17 minuti sulla strage nelle due moschee di Christchurch girato e postato da uno dei due assalitori. “Stiamo lavorando perché venga rimosso”, ha scritto la polizia su Twitter, per evitare che il manifesto dei terroristi venga pubblicizzato. Anche molti utenti hanno esortato i social a rimuovere  le immagini della strage che sembra sia stata trasmessa live su Facebook. Dopo poche ore una portavoce di Facebook in Nuova Zelanda, Mia Garlick, ha confermato che il video della strage in una delle due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, è stato rimosso.

“La polizia della Nuova Zelanda ci aveva allertato relativamente al video su Facebook poco dopo l’inizio dello streaming live e noi abbiamo velocemente rimosso sia il video e sia gli account Facebook e Instagram dell’attentatore”, ha precisato la Garlik.

Immediata la reazione del primo ministro della Nuova Zelanda, Jacinta Arden. “Un atto di violenza senza precedenti” ha detto Arden parlando alla nazione. “E’ uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda”, ha proseguito, confermando che un sospetto è stato preso in custodia. Non si è sbilanciata sul numero delle vittime ma ha ammesso che “si tratta di un evento significativo”. Dopo pochi minuti la Polizia ha reso noto che sono state fermate 4 persone.

Nuova Zelanda, attacco in due moschee. Il primo ministro Arden: “Attacco senza precedenti”

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