Il cardinale Pell condannato a 6 anni. “Abusi sessuali su due 13enni”

Il giudice Peter Kidd della County Court del Victoria – che ha letto per un’ora la sentenza in diretta tv – ha sottolineato che le violenze hanno avuto ripercussioni “profonde” e “durevoli” sulla vittima ancora in vita e probabilmente ne hanno avute anche sull’altra, un giovane deceduto per overdose di eroina. “Gli atti erano sessualmente evidenti, entrambe le vittime erano visibilmente e udibilmente angosciati durate le molestie. Vi è stato un ulteriore livello di umiliazione che ciascuna delle tue vittime deve aver provato nel sapere che l’abuso avveniva in presenza altrui”, ha detto il giudice. 

La vittima superstite ha spiegato che “è difficile trarre conforto” da questa condanna. “E’ difficile per me concedermi di sentire la gravità di questo momento – ha commentato l’uomo, che ha voluto restare anonimo, attraverso il suo avvocato Vivian Waller – apprezzo che la Corte abbia riconosciuto ciò che ho dovuto subire da bambino. Tuttavia per me non c’è ancora tregua, tutto è messo in ombra dall’imminente processo d’appello”.

Il verdetto era stato reso noto solo a febbraio per non condizionare un altro procedimento giudiziario nei confronti di Pell. Il giudice della corte di Melbourne ha spiegato di aver  tenuto conto per la pena sia dei “crimini odiosi” (“ognuno dei due ragazzini assistette alla violenza sull’altro”, ha ricordato) che dell‘età avanzata dell’imputato e del fatto che “da allora ha condotto una vita irreprensibile“. “Il cardinale ha diritto a una giustizia equa e proporzionata”, ha sottolineato Kidd lamentando la “mentalità da linciaggio” di una parte dell’opinione pubblica. “Non sono qui per giudicare la Chiesa cattolica”, ha aggiunto.

QN.NET

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