Brexit, il Parlamento Gb boccia anche l’ultima proposta di May

“L’accordo del governo è morto, è tempo di convocare elezioni politiche” anticipate. Così il leader dell’opposizione laburista britannica, Jeremy Corbyn, replicando a Theresa May dopo la seconda bocciatura della premier Tory sull’accordo sulla Brexit. Corbyn ha accusato May di aver fatto passare il tempo deliberatamente e l’ha sfidata a scegliere a questo punto la strada delle urne. Ha tuttavia anche confermato l’intenzione di ripresentare alla Camera dei Comuni il suo piano B per una Brexit alternativa più soft.



Un esito che, già nelle ore prima del voto, è sembrato inevitabile, nonostante ieri ci fosse tanta speranza dopo la trasferta lampo di Theresa May a Strasburgo per strappare all’Europa “rassicurazioni legalmente vincolanti” sul backstop, la controversa clausola di assicurazione voluta dall’Ue sull’Irlanda del Nord e “trappola di Bruxelles” secondo gli euroscettici. Ci ha pensato stamattina l’attorney general Geoffrey Cox, il massimo legale del governo di Theresa May, ad affossare molto probabilmente tutti gli sforzi della premier per portare a termine una Brexit sempre più snervante ed estenuante per un intero Paese.

Cox, parlando alla Camera dei Comuni, ha confermato la “validità legale” delle nuove concessioni ma allo stesso tempo, pur difendendo le modifiche ottenute dalla premier e chiedendo alla Camera di votare il piano del governo, ha sottolineato che il Regno Unito non avrà comunque la possibilità di uscire unilateralmente dal regime di backstop e che i rischi che Belfast rimanga in qualche modo legata all’Unione europea a tempo indeterminato non sono sostanzialmente cambiati.

Inoltre, per portare l’Ue davanti a un arbitrato in caso di abuso sul backstop (cioè l’Irlanda del Nord “bloccata” nell’unione doganale Ue fino a quando non ci sarà un nuovo accordo in modo da preservare la fluidità del confine irlandese) bisognerà dimostrare la “cattiva fede” degli europei, cosa alquanto complicata. Le parole di Cox hanno avuto subito un contraccolpo sulla sterlina, che in tarda mattinata aveva già perso circa l’1,5% rispetto al dollaro, l’1,3% rispetto all’euro.

rep

Intervista

Jo Johnson, il ribelle: “Scelgo l’Europa contro May e mio fratello Boris”

dal nostro corrispondente ANTONELLO

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.