Mogol si schiera a favore della radio sovranista: “Sì alla battaglia per più musica italiana”

La Siae interviene a sostegno della proposta della Lega di modificare i palinsesti radiofonici, lanciata subito dopo il Festival di Sanremo,in cui si chiede alle emittenti nazionali e private di riservare un terzo della programmazione alla musica italiana “opera di autori e di artisti italiani e incisa e prodotta in Italia” e una quota di almeno il 10 per cento alle produzioni di artisti emergenti. A prendere la parola è Mogol, presidente della Siae, con una lettera inviata ai suoi associati in cui chiede di sostenere la proposta di Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera e fino allo scorso anno direttore di Radio Padania, primo firmatario del progetto di legge. “L’argomento è ampio e complesso – scrive Giulio Rapetti – ed è stato già affrontato in passato con diverse proposte, tra cui quella avanzata dalla Fimi nel febbraio 2016 che chiedeva di garantire il 20 per cento della programmazione radiofonica alle opere prime e seconde di artisti italiani e con l’intervento nel novembre 2017 dell’allora ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che in apertura della Milano Music Week parlò della possibilità di prevedere quote di obbligatorietà di trasmissione della musica italiana grazie ad alcune norme introdotte nella nuova Legge dello spettacolo”.

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