Il cardinale Pell, tesoriere del Vaticano, colpevole di violenza sessuale nei confronti di bambini

Vaticano, Pell “congedato” dal Consiglio dei cardinali. Dall’Australia: condannato per pedofilia

di PAOLO RODARI
La notizia era già filtrata a dicembre ma non era stata confermata. Ora che la condanna è ufficiale sarà inevitabile per Pell il definitivo allontanamento da Roma. A dicembre il portavoce vaticano Greg Burke aveva annunciato il suo congedo dal C9, il consiglio di nove cardinali che coadiuva Francesco nel governo della Chiesa.

Esteri

Abusi sessuali e pedofilia, il cardinale Pell rinviato a giudizio in Australia

Pell oggi è ancora formalmente a capo della Segreteria per l’Economia, un incarico dal quale sarà senz’altro costretto a dimettersi ora che la condanna è stata ufficializzata.

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di PAOLO RODARI
Il veto sulla notizia era stato posto dalla legge australiana per la quale fino a che il processo a carico del porporato non si fosse del tutto concluso nulla doveva trapelare. Pell si trova a giudizio dal 2017: di fatto si tratta della più alta carica della Chiesa cattolica che sia stata mai giudicata da un tribunale di un Paese laico.

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di PAOLO RODARI
Contro Pell si sono espresse più volte le vittime di abusi sessuali da parte del clero. Peter Saunders, inglese, da ragazzo vittima di abusi sessuali da parte di sacerdoti, fu il primo a fare un passo indietro, ormai due anni fa, dalla Commissione pontificia per la protezione dei minori della quale era stato chiamato a far parte.

Se ne andò proprio per le resistenze interne di fronte alle accuse che ex vittime mossero al porporato australiano, fra i principali collaboratori del Papa nel governo della curia romana. Dopo la notizia, qualche mese fa, del rinvio a giudizio di Pell per abusi aveva dichiarato: “Se Pell è stato rinviato a giudizio è perché i pubblici ministeri australiani sentono di avere prove sufficienti in merito”.

Pell era stato ordinato prete a Roma nel 1966, prima di tornare in Australia nel 1971. È stato nominato arcivescovo di Melbourne nel 1996, poi di Sydney nel 2001. Nel 2014 era stato scelto da Bergoglio per dare più trasparenza alle finanze del Vaticano. Pell era stato costretto a tornare in Australia due anni fa per il processo.

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